Sono tornato. No, non a casa. Sono in un altro paese. Nuovo lavoro, nuove strade, nuove parole, nuove facce, nuove linee di autobus e tram. Nuovo me. Non lo so.
Non ho avuto molto tempo per scrivere durante questo mese a Riga. In realtà non ho quasi avuto tempo per vivere, in generale, con tutte le cose nuove che dovevo fare. Sono stato qui per la prima volta in gennaio di quest’anno: faceva un freddo cane (e lo dico io che venivo dalla Norvegia, mica da Siracusa), -23 gradi. Il fiume che attraversa la città si chiama Daugava, che in lettone significa “tanta acqua”. Forse la creatività non è il punto forte dei lettoni. Tutta quest’acqua era completamente ghiacciata a gennaio, invece adesso scorre pacifica fino al mare. A Riga c’è un negozio di fiori aperto 365 giorni all’anno 24 ore su 24: perché in fondo può succedere che ti innamori di qualcuno la notte di Natale intorno alle 3 di notte e che gli voglia portare dei fiori, no?
Adesso i gradi sono di nuovo intorno ai venti, ma con un più accanto. Il mio rapporto con questa città è stato decisamente conflittuale all’inizio: non riuscivamo proprio ad andare d’accordo. Ognuno aveva i suoi tempi e nulla sembrava coincidere. O forse la colpa era solo la mia, così preso dai miei impegni avevo la testa sott’acqua e vivevo in apnea. Ora che sto trovando il mio ritmo, riesco ad affacciarmi in superficie e a fare dei gran respiri e a guardarmi intorno, a capire la città.
Infatti l’altro giorno ho scoperto che dietro il palazzo della casa editrice c’è un caffè in cui fanno delle ciambelle buonissime e in cui sto spendendo tutto lo stipendio.
In fondo certe volte si tratta solo di guardarsi un po’ intorno, prendere un bel respiro e lasciarsi trascinare. Ancora meglio se si hanno un paio di ciambelle al cioccolato e al pistacchio nello stomaco.
la faccenda delle ciambelle meriterebbe un ulteriore approfondimento 🙂
Ciao! Sto approfondendo per bene, appena avrò tutti gli elementi (e il diabete) scriverò sicuramente qualcosa a riguardo. Grazie 🙂
Fai sognare! Mille complimenti e ben venuto!
Grazie, troppo gentile! 🙂
vieni a vedere c’è un premio per te http://belindaraffaeli.wordpress.com/2014/07/05/credi-di-avermi-messoa-fuoco/
Bene arrivato o ben tornato.
Un caro saluto.
F.
Grazie mille 🙂
Che bello questo post… ci sono dentro un sacco di cose!
Grazie per essere passato da me e benvenuto 🙂
Sun
grazie mille, e grazie del benvenuto!
Anche intorno a Piazza Vittorio a Roma ci sono i fiorai senza vacante … noi li chiamavamo i “Narcofiorai” =)